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Oasi ambientale del Baremone

A pochi chilometri dall’abitato di Anfo ci si può immergere in un’area protetta di spiccato interesse floristico e faunistico. L’Oasi del Baremone è la più estesa tra le oasi bresciane.
In quest’area dai colori spettacolari è vietata qualsiasi forma di caccia e dunque si ha la fortuna di ammirare specie di uccelli di straordinaria bellezza come il Falco Pecchiaiolo, il Nibbio Bruno, l’Aquila Reale, il Francolino di Monte, la Pernice Bianca Alpina, il Gallo Cedrone, il Gufo Reale, la Civetta Nana, la Civetta Caporosso, il Picchio Nero e l’Averla Piccola. Se si passeggia nel parco la mattina presto, è inoltre possibile trovarsi di fronte a un cervo, un camoscio o un cinghiale.

Al passo non salgono solo gli amanti della natura e del trekking, ma è una tappa abituale per i ciclisti e per gli amanti della storia.
Dal rifugio Rosa di Baremone si raggiunge facilmente il forte Cima Ora, un maestoso forte della Prima guerra mondiale.
Altra tappa dalla vista mozza fiato è la Cima Caldoline, caratterizzata da una piccola cappella e da una capanna che consente un bivacco: dispone infatti di panche, tavoli e di una piccola cucina.

Partendo dal passo di Baremone attraversando il passo della Spina si raggiunge il passo della Berga dove è stata istituita una stazione di inanellamento di uccelli a scopo scientifico.

Nei mesi di ottobre e novembre l’oasi del Baremone presenta uno spettacolo autunnale: il foliage. Le foglie degli alberi si tingono di sfumature dai colori accesi tra il rosso, l’arancio, il marrone, il giallo e il viola.